“...La nuda materia dell’acciaio, ingentilita dalla linea organica della composizione floreale attraverso la tecnologia del taglio laser, è diventata forma. La dimensione oggettuale, qui però, diventa rappresenta-zione dell’oggetto nello spazio in assenza dell’uomo; un oggetto visto, appunto, come fosse una natura morta lì, nella centralità di un atelier di produzione di oggetti di uso quotidiano, carico di un certo potere evocatore.
E’ un momento di “sospensione” che però racconta attraverso piccoli particolari (la saldatrice, la maschera del saldatore appesa lì alla bombola, gli arnesi del mestiere, pezzi di ferro di risulta, cavalletti ecc…), il lavoro e la dinamicità che caratterizzano la complessa ma affascinante e travolgente fase della produzione di un prototipo di un oggetto di design. Materia, forma, oggetto!!!”.

Ombretta Iardino